step # 27 : MAPPA CONCETTUALE

Il celerimetro!







step #26 : QUESTIONE DI CHIMICA

 Uno strumento scientifico si deve spiegare anche in base alla chimica dei suoi componenti:

Riprendendo lo step #08 in cui ho provato a spiegarvi i materiali più utilizzati nella costruzione di un celerimetro, dai primi costruiti fino ai più recenti vediamo che sono presenti l'alluminio, per l'alidada e il cannocchiale, il bronzo, per i collari dello strumento, ma anche la plastica, per il treppiede da sostegno e la sua cassetta.

Alluminio: 
L'alluminio deriva il suo nome da Alum, più tardi Allume, che possiamo trovare anche in: FRANCESCO GRISELINI, Dizionario delle Arti e dei Mestieri.


L'allume è un solfato di alluminio conosciuto ed utilizzato sin dall'antichità per la preparazione di tinture e medicinali.
La scoperta dell'alluminio risale al 1807 grazie al chimico inglese Sir Humphrey Davy, ma solo nel 1825 il fisico danese Hans Oersted riuscì a riprodurre alcune gocce di alluminio.
L'alluminio è un metallo duttile, color argento, di notevole morbidezza, leggerezza e  resistente all'ossidazione.

Bronzo:
Si tratta di una lega metallica, composta principalmente da rame e stagno e le sue caratteristiche variano al variare della percentuale di stagno al suo interno.
Il bronzo non si sta dove sia stato scoperto e quando, ma si ha nota che l'Età del bronzo ha avuto inizio oltre 5000 anni fa, nel 3000 a.C. nel Medio Oriente, Mesopotamia ed Egitto.
Il suo colore può andare dal rosso rame al giallo oro in base agli elementi che lo compongono.
Il bronzo noi lo ricordiamo soprattutto per le medaglie, ma è ormai utilizzato nel design, nelle industrie moderne... C'è anche dove non ce ne accorgiamo!
Ma cosa vi viene in mente se parliamo di bronzo? 


sono stati un ritrovamento del 16 agosto 1972 di un appassionato subacqueo durante un'immersione a circa duecento metri dalla costa e alla profondità di otto metri. Sono due statue mantenute in uno straordinario stato di conservazione sul fondale del Mar Ionio. I Bronzi di Riace rappresentano una delle testimonianze più significative dell'arte greca classica.


Plastica:
La plastica si ottiene dalla lavorazione del petrolio.
Le materie plastiche sono materiali artificiali con una struttura macromolecolare che in determinate condizioni di temperatura e pressione subiscono variazioni permanenti di forma.
La plastica è un materiale innovativo e competitivo rispetto ai materiali più "tradizionali" perchè è facilmente lavorabile e adattabile, è un ottimo isolante.
Dal punto di vista chimico  è il risultato della polimerizzazione di una quantità di molecole base, i monomeri, in catene di polimeri
Si parla di plastica dal 1855, quando il chimico svizzero Georges Audemars produsse il laboratorio il rayon, ottenuto dalla cellulosa ed impiegato come fibra artificiale.




step #25 : 3 COSE PER FARMI CONOSCERE

 Vorrei in parte presentarmi così:

IL MIO PASSATO.
La Spartan Race, 21 settembre 2019: due anni di preparazione per una gara di un'ora, ma è indescrivibile l'adrenalina e la felicità che ho provato durante, dopo, e che provo ancora adesso ripensandoci. 


IL MIO PRESENTE.
La mia vita è incentrata sullo studio e il mio astuccio, le biro, sono essenziali! Scrivo e trascrivo tutto, perchè non mi piace studiare davanti ad uno schermo... Poi sottolineo:
il giallo è il mio colore preferito.




IL MIO FUTURO.
La mia AMATA agenda: sono una ragazza molto disordinata e mi dimentico spesso le cose, l'unico modo per organizzare le mie idee e le mie giornate di studio, i miei progetti, è scrivere tutto sull'agenda. Cosa farò domani, è scritto dentro, e quello deve essere, sperando non ci siano inconvenienti!






step #24 : MONTAGNE RUSSE

 Che frequenza hanno le parole legate al celerimetro nella ricerca?

Sono andata a vedere su Google Ngram Viewer per arrivare ad avere dei grafici che mettono a confronto diverse parole, sia in inglese che in italiano, riguardanti ovviamente il nostro strumento, della sua famiglia. Vediamo cosa ne ho ricavato: 

Mettendo nello stesso grafico:
  • il tacheometro
  • il teodolite, strumento molto simile al tacheometro ma con la differenza che con il celerimetro è possibile misurare le distanze, con il teodolite invece si rilevano gli angoli

Analogamente ho guardato il grafico ma in lingua inglese, gli andamenti sembrano differenti ma in realtà non è così, cambiano soltanto le percentuali sull'ascisse, infatti in inglese si hanno percentuali maggiori che in italiano: 



Vediamo come il teodolite, nato alla fine del sedicesimo secolo, rimanga in primo piano anche ai giorni nostri, perchè nonostante il celerimetro misuri le distanze, la rileva solo indirettamente, perciò sono preferiti altri strumenti, mentre per gli angoli il teodolite è più preciso!

Guardando il grafico della scienza legata allo strumento, la celerimensura, trovo che il termine è molto frequente tra il 1860 e il 1880, periodo in cui il celerimetro ha preso piede nella storia! Infatti esso è stato inventato da Porro intorno il 1850. 


Invece il grafico riguardante la topografia, la scienza più generica che ha al suo interno tutti gli strumenti atti alla misura di rilievi e tracciamenti, è decisamente più costante, ha avuto una discesa solo negli ultimi anni: 



Vi faccio vedere ancora un ultimo grafico, sull'inventore del celerimetro! Ho voluto mettere a confronto il vero inventore del celerimetro, Porro Ignazio, con Angelo Salmoiraghi, suo successore nella Filotecnica, ed è apparso che quest'ultimo fosse più famoso del suo insegnante!






step #22 : IL FUNZIONAMENTO

 Arriva il momento di usare il celerimetro!

Cosa dobbiamo fare per far funzionare un tacheometro e rilevare distanze e angoli di un terreno?


Prima di tutto, il celerimetro serve proprio per la rilevazione dei dati necessari per la determinazione planimetrica e altimetrica dei punti del terreno attraverso la misurazione diretta di angoli e indiretta di distanze.

PRIMO STEP: messa in stazione
Si prende il treppiede, lo si apre, e si fissa al terreno spingendolo forzatamente, in modo da evitare cadute e si inserisce lo strumento in esso tramite il basamento.
 Dopo di che si devono mettere in bolla la livella sferica e la livella torica. Per la livella sferica si agisce su due viti calanti per il movimento orizzontale e su una vite sola per il movimento verticale, in questo modo si mette in orizzontale il piano in cui ruota l'alidada. La livella torica una volta centrata fa diventare orizzontale un asse. Per centrare la livella torico bisogna agire sempre sulle viti calanti ma si mette in bolle su due rette, non solo su una.

SECONDO STEP: rilevazione dei dati
L'alidada ruota attorno all'asse primario del basamento e sorregge il cannocchiale, la cui rotazione consente la lettura degli angoli zenitali sul cerchio graduato verticale. 
Successivamente per avere la distanza in forma indiretta si usa la formula: 
  •  K è la costante distanziometrica del cannocchiale, che di solito vale 100
  • S è l'intervallo di stadia
  • l'angolo è quello zenitale misurato precedentemente


Benissimo! Ora non ci sono scuse! Sapete tutto e potete andare a comprare un celerimetro!


step #23 : NORMATIVA

 Che normative deve un celerimetro adatto?

Bisogna che il nostro strumento sia a norma se lo vogliamo utilizzare!
  • Per verificare che questo sia preciso nella misura, c'è una normativa di riferimento, la DIN 18723, che si basa su un test sperimentale standardizzato. Il test consiste nell’effettuare misure angolari in 4 strati con lettura diritta e capovolta su 4 mire standard poste a distanza di circa 100 m dal celerimetro. La precisione viene valutata a posteriori dai risultati del test in base alla deviazione standard campionaria. 

  • ISO 12858-2Questo documento specifica i requisiti più importanti dei treppiedi telescopici per strumenti topografici e il collegamento tra strumento e treppiede, consente quindi di unire i due oggetti anche se di produttori diversi, senza pregiudicare le loro prestazioni ed utilità.

step #21 : IL CELERIMETRO NEI FUMETTI

Per chi non sempre ha voglia di leggere... ma di guardare le immagini!


All'interno di alcuni fumetti possiamo trovare il celerimetro, e quali se non quelli relativi al Western, dove la misura di angoli, distanze terrene è fondamentale? 
Infatti l'ho cercato, e l'ho trovato nei fumetti di The Lone Ranger, da cui è stato anche tratto un film, che vede come attore Johnny Depp!
The Lone Ranger #039  : è il fumetto numero 39, e il celerimetro lo vediamo dopo le prime due pagine di intestazione. Compare proprio nella prima didascalia!


step #20 : IL MARCHIO

 Come troviamo il celerimetro nella Filotecnica?

La Filotecnica, la ditta nata da Ignazio Porro, nel 1865, (vedi step #11), era incentrata inizialmente sulla produzione di celerimetri e strumenti atti alla rilevazione di distanze e angoli. Il marchio dell'azienda possiamo vederlo in una delle sue pubblicità, ad esempio : 




Successivamente la Filotecnica è stata presa in mano da Salmoiraghi il quale unendosi a Viganò, fondarono un grande marchio di occhiali: 







IL CELERIMETRO NEI SIMPSON

Cercando e cercando ancora...

nella puntata 8 della stagione 9 dei Simpson guardate cosa si vede! Il preside della scuola dei ragazzi, Skinner, con un tacheometro, in veste da archeologo impegnato in alcuni lavori di scavo. 

step #19 : DALLA A ALLA Z

 Un alfabeto di celerimetri!



A = angolo azimutale e zenitale, misurati direttamente dallo strumento
B = bacio, perchè tra due persone che si baciano il celerimetro no può trovare una distanza
C = celerimensura
D = distanza, misurata indirettamente dallo strumento
E = egizi, il popolo che per primo, senza saperlo, ha usato la topografia
F = Frighi, è una famiglia di Ferrara, geometri da quattro generazioni, le prime iniziarono proprio usando dei celerimetri! 
H = human relation, in correlazione con la lontananza o la vicinanza delle persone... quanto deve essere la distanza misurata con un celerimetro tra due persone perchè possa definirsi "distanza sociale"?
I = innovazione
L = "La Diottra", il libro di Erone: descrive il metodo di rilievo dividendo il terreno da rilevare in triangoli e deducendo le distanze mediante la teoria dei triangoli simili.
M = metro, in greco "misura"
N = navigazione, la topografia e la cartografia nacquero in aiuto ai marinai
O = occhiali e ottica, la Filotecnica è stata successivamente rimpiazzata dalla Salmoiraghi e Viganò, società italiana che venditrice nell'ambito dell'occhialeria
P = Porro Ignazio
Q = quaderno, per i primi celerimetri, che non avevano uno schermo digitale, le misure dovevano essere per forza appuntate per non essere dimenticate
R = rilievi, il celerimetro nasce per il loro rilevamento!
S = stazione totale, è lo strumento che sta sostituendo il tacheometro 
T = triangolazione, per la determinazione delle coordinate planimetriche di punti del terreno
U = urgenza, con essa, dovendo i naviganti orientarsi in qualche modo in mare, si è sviluppata la cartografia, poi la topografia e successivamente la celerimensura
V = vallata, una particolare forma del terreno, oggetto delle misure di un celerimetro
Z = Zeiss, l'azienda che mise a punto lenti adatte a celerimetri e teodoliti usati nella seconda guerra mondiale per correggere le coordinate geografiche degli inglesi.

step #18 : FRANCOBOLLO

Un francobollo e un celerimetro:


un esempio è il francobollo norvegese (Norvegia 1988, mercoledì 992), che mostra i lavori di costruzione di una fortificazione militare e mostra anche un geometra che lavora su uno strumento durante il picchettamento: 


Un francobollo stampato in Svezia, nel 1989:


step #17: BREVETTI

Vi propongo alcuni brevetti!


Uno delle prime pubblicazioni di un brevetto del tacheometro risale al 21 ottobre del 1896 in cui è stato presentato come un "Tangent Reading Tacheometer". 

La domanda era arrivata un anno prima dagli Elliot Brothers, ingegneri elettrici, alla 101-102 St. Martin's Lane, in London W.C. 

L'invenzione riguarda una combinazione del teodolite (uno strumento simile al tacheometro ma che rileva solo distanze e no n gli angoli) con altri strumenti, in modo che possano essere usati trigonometricamente. Hanno quindi reso possibile misurare distanze ed altitudini con una sola operazione, direttamente dalla scala tangente dello strumento.
Il documento del brevetto : GB189519742A.


Un altro brevetto è stato pubblicato il 15 maggio del 1924, grazie alla dichiarazione fatta il 24 gennaio del 1924 da Carl Zeiss, della Carl Zeiss-Strasse, Jena, in Germania.
L'invenzione porta a dei miglioramenti del Tacheometro. Si propone di fornire dei mezzi perfezionati per l'indicazione automatica della distanza proiettata nel piano orizzontale di n punto di avvistamento non a livello del tacheometro. 
Il documento del brevetto : GB210763A.




Questi brevetti sono stati trovati su Espacenet.



step #16 : ANATOMICAMENTE

 Parte per parte e pezzo per pezzo!

In questo posto voglio illustrarvi ogni minima parte del celerimetro, di modo che se dovesse servirvi magari in un futuro studio da topografici sia d'aiuto, nulla è mai detto!




  1. Bottone d’illuminazione del reticolo

  2. anello di messa a fuoco

  3. oculare del cannocchiale

  4. livella teorica

  5. piombino ottico

  6. vite di richiamo del cerchio

  7. vite di bloccaggio del cerchio

  8. base amovibile

  9. vite d’arresto del movimento zenitale

  10. microscopio di lettura dei cerchi

  11. bottone del micrometro ottico

  12. vite di richiamo del movimento zenitale

  13. vite di richiamo del movimento orizzontale

  14. livella sferica

  15. livella zenitale

  16. livella del cannocchiale

  17. comando della messa a fuoco

  18. lente di lettura delle distanze

  19. oculare di lettura dei cerchi

  20. livella d’alidada

  21. vite d’arresto azimutale

  22. comando dell’orientamento del cerchio azimutale con coperchio

  23. vite d’arresto verticale

  24. collimatore cercatore

  25. comando del micrometro delle distanze

  26. vite di richiamo verticale

  27. comando del micrometro dei cerchi

  28. vite di richiamo orizzontale

  29. vite d’orizzonte

  30. testa centrale del treppiede


Queste immagini, rappresentazioni le ho prese da un bellissimo libro, pieno di sapere sulla topografia: 





step #15 : DIAMO I NUMERI

 Numeri fortunati, sfortunati, i numeri che hanno segnato l'era del celerimetro:


Nella smorfia napoletana i numeri associati al tacheometro sono:
  • 58 per il cannocchiale;
  • 89 per il basamento;
  • 20 per il cerchio (anche se più specificatamente nel celerimetro è graduato);
  • 44 per la misurazione.
Possiamo invece fare riferimento ad un celerimetro in vendita online, in questo caso su Toposhop, i numeri sono colori che fissano le caratteristiche dello strumento:



step #12 : VOGLIO VEDERE IL CELERIMETRO IN TV!

Collegamenti con il mondo del cinema:

per fortuna il nostro strumento non è solo spiegato e illustrato nei libri, esso è anche stato usato il alcune scene di film!
Al minuto 21:40 de " The Englishman who went up a hill but came down a Mountain", una commedia del 1995, viene usato proprio il celerimetro.




E se invece volessimo far conoscere la storia passata del tacheometro ai bambini? 
In tv fino a pochi anni fa andava in onda un cartone molto utile e istruttivo per bambini e ragazzi, "Grandi uomini per grandi idee".
In uno step precedente, quello riferito all'invenzione del celerimetro, ho parlato di cartografi e navigatori del 1400/1500.
Nella puntata dedicata ad Enrico il Navigatore, si racconta come questo grande navigatore portoghese da Lisbona andò a Ceuta (era sotto il Marocco a quel tempo), per poi usare questo porto come appoggio per le spedizioni in Africa. Enrico scoprì nuovi paesi nell' Africa del Sud, correggendo le vecchie cartine geografiche.
 A Sagres istituì un vero e proprio istituto di ricerca marittima dove confluirono astronomi, cartografi e navigatori.


step #13 : CELERIMETRO IN VENDITA!

Le pubblicità della Salmoiraghi:

come vi ho raccontato Porro ha creato la Filotecnica, passata poi in mano a Salmoiraghi che ne fece un'industria a più settori, ma inizialmente incentrata ancora sulla produzione di strumenti di misura. 
Su internet per fortuna si riescono ancora a scovare alcune pubblicità del tacheometro realizzato nell'industria e ve ne riporto alcune, caso mai ne vogliate una copia da attaccare a muro... le vendono ancora a pezzi!!


step #11 : COLUI E COLORO CHE MISERO INSIEME I... PEZZI!

Chi ha messo insieme il celerimetro? 

Ma ovviamente parliamo sempre di Porro Ignazio: nel 1865 ha creato la Filotecnica, un'azienda che produceva strumenti ottici e di misura soprattutto per scopi topografici (tra i quali il celerimetro). 
Inizialmente si creavano pezzi sperimentali, unici, o al massimo riprodotti in pochissimi esemplari. 
Successivamente Angelo Salmoiraghi, allievo di Porro prese in mano le redini dell'azienda e la fece diventare un'industria competitiva ampliando anche i settori produttivi. Ad esempio costruirono la prima macchina da cucire italiana!
Salmoiraghi entrò poi in collaborazione con un altro tecnico e la Filotecnica si concentrò sugli strumenti ottici. Dopo la sua morte l'azienda venne inglobata nell'IRI.


step #10 : SUI LIBRI, SUI GIORNALI

Bibliografia storica

  • Paolo STEFANATO, Il gigante degli occhiali che ha insegnato all'Italia a guardare più lontano, in << Il Giornale>> , 19 maggio 2016

Il Giornale


  • Erasmo RECAMI, Gli strumenti scientifici di interesse storico del <<Lussana>>, del <<Vittorio Emanuele>>, e del << Quarenghi>> di Bergamo, Bergamo, 2002

Il Libro


  • DOMENICO RAGONA, Il cav.Porro e le sue invenzioni, in <<Giornale Officiale di Sicilia>>, n° 28/29, 1858, p. 1-22

Per quanto riguarda i testi di Porro Ignazio: 

  • Ignazio PORRO, Applicazione della celerimensura alla misura generale parcellaria ed altimetrica dell'Italia, Napoli, 1862
  • Ignazio PORRO, Manuale Pratico di geodesia moderna, Napoli, 1869
  • Ignazio PORRO, Tachéometrie, Napoli, 1854


step #09 : L'INVENZIONE

La prima volta!

A partire dal 1500 gli strumenti di misura che fino ad allora erano usati in ambito astrologico furono messi a disposizione dei topografi, cartografi, agrimensori...
I naviganti erano pronti alla conquista del nuovo mondo, volevano conoscere l'Africa, ma soprattutto attraversare l'Atlantico e successivamente conquistare l'oceano Pacifico! 
Sulle navi ovviamente erano presenti scienziati, marinai, ma anche i cartografi, che con la scoperta di nuove vie, paesi, e nazioni, riscrivevano e ridisegnavano le mappe. 
Tra gli strumenti c'era il grafometro, il "nonno" del teodolite, il quale è molto somigliante al nostro celerimetro! 
Il celerimetro è stato ideato da Porro Ignazio, nostro compaesano, era un topografo e costruttore di strumenti di misurazione nato a Pinerolo. tra le sue invenzioni è compreso il cannocchiale distanziometrico anallattico, dal quale derivò il tacheometro (1850).

Vi riconduco alla storia di Porro: Vita di Ignazio Porro.

step #08 : MA DI CHE MATERIALE PARLIAMO?

 Vari materiali per tanti tacheometri: 

tramite il Museo degli Strumenti dell'Istituto Geografico Militare posso riportare più modelli di celerimetro (tacheometro).

Il primo è il Tacheometro centesimale, con il piatto dell'alidada di alluminio, così come anche il cannocchiale, costruito nel 1922. 

bibliografia: Catalogo generale strumenti IGM 1922 pag 194

Il Tacheometro medio Salmoiraghi, con i collari in bronzo, costruito nel primo ventennio nel ventesimo secolo. 

bibliografia: Catalogo generale strumenti IGM 1922 pag 193 Salmoiraghi- Geometria Applicata- Milano 1907 pag 493 tav 8 Catalogo Salmoiraghi n° 137 pag 55

Il Tacheometro PAD-2M, ha il treppiede e la cassetta in plastica, costruito nel 1991.


Ciò che salta all'occhio è proprio che il terzo celerimetro sia fatto di plastica: forse gli ingegneri avevano capito che il suo utilizzo così sarebbe stato più conveniente essendo questo uno strumento manuale?

step #06 : IL CELERIMETRO PER LA DISTANZA DI SICUREZZA

Immagino un celerimetro per l'allontanamento sociale

 Si, il celerimetro può rilevare la distanza tra due punti sul terreno, rilevare il dislivello e gli angoli per ottenere risultati topografici... 
E se invece lo usassimo per tenere lontane le persone?

In questo caso voglio fare riferimento al dipinto di Chagall "La passeggiata", 1917-1918, San Pietroburgo.
Il senso dell'opera è che l'amore profondo tra due persone va oltre i limiti della natura, ha qualcosa di trascendente.
Una relazione se si fonda su sentimenti veri, può combattere anche la distanza imposta dalle regole: non è la lontananza, calcolata da un tacheometro, o un metro, a mantenerci distanti con il pensiero!


                                                

step #07 : UN RITO

Gli antichi egizi e il rapporto con i confini:

come abbiamo visto la topografia è nata, senza saperlo, dagli antichi egizi! 
Si ritiene che la dea Seshat sia comparsa nell'immaginario religioso egizio, quando, con la nascita dell'agricoltura, si vide la necessità di una divinità che tutelasse i tracciati dei campi e la misurazione dei confini.
La costruzioni di molti monumenti dell' Antico Egitto ha spesso avuto inizio con una cerimonia chiamata "Pedj-Shes" cioè "tendere un cavo", noto come il rito del "tenere una corda".
 Questo rituale definiva l'orientamento delle costruzioni rispetto ai punti cardinali. 
Nelle decorazioni di alcuni templi, come quello di Dendera o Edfu, si trova la rappresentazione di questa cerimonia, dove il faraone e la bella sacerdotessa che incarnava la Dea Seshat svolgono la misurazione, definendo i quattro angoli dei futuri templi in modo da allinearli in direzione delle stelle.
Iscrizioni presenti su questi templi riportano: il re dice "Io afferro il paletto e la mazza, tiro la corda con seshat, ho osservato la traiettoria delle stelle con il mio occhio che è fisso sulla coscia del toro, sono stato il dio che indica il tempo con lo strumento del Merkhet, ho stabilito i quattro angoli del tempio".

Fontehttps://www.aton-ra.com/egitto/religione-antico-egitto/37-religione-dei-egitto/161-seshat-signora-delle-stelle.html

step #05 : IL PRINCIPIO FISICO DEL CELERIMETRO

 Ma come funziona? 

Il celerimetro sta alla base della celerimensura, una tecnica topografica coniata da Porro Ignazio. Vi offro un aiuto e vi rimando alla spiegazione di questa scienza : https://sc258751.blogspot.com/2020/10/step-04-abbiniamo-una-scienza.html !
Nella celerimensura si fa una sola lettura nella posizione del cerchio di sinistra, cioè nella posizione dove il cerchio zenitale si trova alla sinistra del cannocchiale. 

Oggi ormai vengono usati strumenti elettronici in topografia, che hanno maggiore precisione di un tacheometro o di un teodolite (suo simile). 
Ma scopriamo comunque come venivano sfruttati:

Per la misura indiretta di distanze, veniva presa una barra di altezza variabile ( 2, 3 o 4 m), graduata, la stadia, e un cannocchiale (a lunghezza variabile o costante) o un teodolite. 
La formula principale per misurare la distanza con un cannocchiale a lunghezza costante era:                        

  • K: è la costante distanziometrica, di solito è 100, del cannocchiale;
  • S: è l'intervallo di stadia, (M1 M2);
  • l'angolo, è l'angolo zenitale.
Dopo aver trovato questa distanza, facilmente si potrà passare alle coordinate piane con semplici calcoli matematici.
                                         




step #04 : ABBINIAMO UNA SCIENZA

 Ecco dove si utilizza!

Il celerimetro o, come abbiamo imparato, il tacheometro, si usa in topografia e in geodesia per il rilevamento di angoli e distanze. 

Inglese: topography.
Francese: topographie.
Tedesco: topographie.

La topografia (dal greco topos, "luogo" e graphia, "scrivere") ha origini antichissime e deriva dalle geodesia, che aveva come scopo l'approssimazione della superficie terrestre.

I primi ad utilizzare la topografia furono addirittura gli antichi egizi! Pare, infatti, che se ne servissero per misurare i terreni intorno al Nilo e per segnarne i confini.

Per approfondire la storia di questa scienza, vi rimando a questo link: https://www.geometribrianza.it/2019/06/05/storia-della-topografia-la-scienza-dei-geometri/

Il tacheometro deriva dal cannocchiale distanziometrico anallattico, costruito per la prima volta da Porro Ignazio. Questo importante topografo piemontese, ha dato vita proprio alla celerimensura (o tacheometria).
Fra i suoi scritti si possono ricordare La tachéométrie e le Applicazioni della celerimensura alla misura.


La celerimensura (dal lat, celer, "rapido" e mensura, "misura") consiste nel rilevare le misure di un terreno tramite strumenti ottici e una serie di operazioni matematiche, in modo da ridurre le operazioni manuali sul terreno.

Inglese: tacheometry, tachymetry.
Francese: tachéométrie. 
Tedesco: tacheometrie.

Bibliografia: per maggiori notizie storiche
  • N.Jadanza, Per la storia della celerimensura, in Rilievo di Topografia e Catasto, Roma 1894.
  • Joseph Porro, La Tachéometrié- L'Art de lever les plans et de faire les nivelleieits, Parigi: Victor Dalmnt Editeur, 1858.



step #03 : COMPONIAMO IL CELERIMETRO

Cosa compone il celerimetro?

Possiamo distinguere quattro parti principali:
  • il basamento: è un cilindro cavo su cui sono inseriti i perni del cerchio azimutale* e dell'alidada ed è collegato ad una piattaforma solidale ad un treppiede;
  • i cerchi graduati azimutale od orizzontale e verticale o zenitale** o ecclimetro***, sono dischi anulari metallici o di vetro ottico, di diametro variabile da 6 a 15 cm a seconda dello strumento, su cui è incisa la graduazione in gradi sessagesimali o centesimali;
  • l'alidada: è la parte mobile, è coassiale con il cerchio azimutale e ruota attorno all'asse principale dello strumento. Porta due cavalletti per sostenere il cannocchiale e gli organi di lettura;
  • il cannocchiale: può essere capovolgibile e non, è distanziometrico.
* https://www.sapere.it/enciclopedia/azimutale.html

step #02 : UNO SGUARDO DA VICINO

Al primo sguardo!

Questo modello di celerimetro è possibile trovarlo al Sulphur Museo Storico Minerario che si trova nel Comune di Novafeltria, in Emilia Romagna. 

                                                                           

Fonte http://bbcc.ibc.regione.emilia-romagna.it/

Facciamo anche riferimento a questo tacheometro centesimale, costruito nel 1922. Esso si trova nel Museo degli Strumenti dell'Istituto Geografico Militare.


Biliografia: Catalogo generale strumenti IGM 1922 pg 194

Fontehttps://www.igmi.org/museo/index.php 

step #01 : CONOSCENDO IL CELERIMETRO

Muoviamo i primi passi...

Il celerimetro (composto da celere "rapido" e -metro "misura") o più comunemente tacheometro (composto dal grego tàchos -eos "velocità" e -metro "misura") è uno strumento a cannocchiale utilizzato per la misurazione rapida di angoli, dislivelli e distanze, è solitamente impiegato nei lavori di rilievo topografico e viene utilizzato anche dagli ingegneri come strumento di rilevamento.

Inglese: transittacheometer

Francese: tachéomètre

Porro Ignazio, topografo e costruttore di strumenti di misurazione, nato a Pinerolo nel 1801, ideò tra i molti dispositivi, il celerimetro, che è una versione semplificata dell'attuale teodolite.

Per scoprire di più sull'inventore Porro si può fare riferimento al link: https://www.treccani.it/enciclopedia/ignazio-porro/


step #02 : UNO SGUARDO DA VICINO

Al primo sguardo! Questo modello di celerimetro è possibile trovarlo al  Sulphur Museo Storico Minerario  che si trova nel Comune di Novafel...

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