step #09 : L'INVENZIONE

La prima volta!

A partire dal 1500 gli strumenti di misura che fino ad allora erano usati in ambito astrologico furono messi a disposizione dei topografi, cartografi, agrimensori...
I naviganti erano pronti alla conquista del nuovo mondo, volevano conoscere l'Africa, ma soprattutto attraversare l'Atlantico e successivamente conquistare l'oceano Pacifico! 
Sulle navi ovviamente erano presenti scienziati, marinai, ma anche i cartografi, che con la scoperta di nuove vie, paesi, e nazioni, riscrivevano e ridisegnavano le mappe. 
Tra gli strumenti c'era il grafometro, il "nonno" del teodolite, il quale è molto somigliante al nostro celerimetro! 
Il celerimetro è stato ideato da Porro Ignazio, nostro compaesano, era un topografo e costruttore di strumenti di misurazione nato a Pinerolo. tra le sue invenzioni è compreso il cannocchiale distanziometrico anallattico, dal quale derivò il tacheometro (1850).

Vi riconduco alla storia di Porro: Vita di Ignazio Porro.

step #08 : MA DI CHE MATERIALE PARLIAMO?

 Vari materiali per tanti tacheometri: 

tramite il Museo degli Strumenti dell'Istituto Geografico Militare posso riportare più modelli di celerimetro (tacheometro).

Il primo è il Tacheometro centesimale, con il piatto dell'alidada di alluminio, così come anche il cannocchiale, costruito nel 1922. 

bibliografia: Catalogo generale strumenti IGM 1922 pag 194

Il Tacheometro medio Salmoiraghi, con i collari in bronzo, costruito nel primo ventennio nel ventesimo secolo. 

bibliografia: Catalogo generale strumenti IGM 1922 pag 193 Salmoiraghi- Geometria Applicata- Milano 1907 pag 493 tav 8 Catalogo Salmoiraghi n° 137 pag 55

Il Tacheometro PAD-2M, ha il treppiede e la cassetta in plastica, costruito nel 1991.


Ciò che salta all'occhio è proprio che il terzo celerimetro sia fatto di plastica: forse gli ingegneri avevano capito che il suo utilizzo così sarebbe stato più conveniente essendo questo uno strumento manuale?

step #06 : IL CELERIMETRO PER LA DISTANZA DI SICUREZZA

Immagino un celerimetro per l'allontanamento sociale

 Si, il celerimetro può rilevare la distanza tra due punti sul terreno, rilevare il dislivello e gli angoli per ottenere risultati topografici... 
E se invece lo usassimo per tenere lontane le persone?

In questo caso voglio fare riferimento al dipinto di Chagall "La passeggiata", 1917-1918, San Pietroburgo.
Il senso dell'opera è che l'amore profondo tra due persone va oltre i limiti della natura, ha qualcosa di trascendente.
Una relazione se si fonda su sentimenti veri, può combattere anche la distanza imposta dalle regole: non è la lontananza, calcolata da un tacheometro, o un metro, a mantenerci distanti con il pensiero!


                                                

step #07 : UN RITO

Gli antichi egizi e il rapporto con i confini:

come abbiamo visto la topografia è nata, senza saperlo, dagli antichi egizi! 
Si ritiene che la dea Seshat sia comparsa nell'immaginario religioso egizio, quando, con la nascita dell'agricoltura, si vide la necessità di una divinità che tutelasse i tracciati dei campi e la misurazione dei confini.
La costruzioni di molti monumenti dell' Antico Egitto ha spesso avuto inizio con una cerimonia chiamata "Pedj-Shes" cioè "tendere un cavo", noto come il rito del "tenere una corda".
 Questo rituale definiva l'orientamento delle costruzioni rispetto ai punti cardinali. 
Nelle decorazioni di alcuni templi, come quello di Dendera o Edfu, si trova la rappresentazione di questa cerimonia, dove il faraone e la bella sacerdotessa che incarnava la Dea Seshat svolgono la misurazione, definendo i quattro angoli dei futuri templi in modo da allinearli in direzione delle stelle.
Iscrizioni presenti su questi templi riportano: il re dice "Io afferro il paletto e la mazza, tiro la corda con seshat, ho osservato la traiettoria delle stelle con il mio occhio che è fisso sulla coscia del toro, sono stato il dio che indica il tempo con lo strumento del Merkhet, ho stabilito i quattro angoli del tempio".

Fontehttps://www.aton-ra.com/egitto/religione-antico-egitto/37-religione-dei-egitto/161-seshat-signora-delle-stelle.html

step #05 : IL PRINCIPIO FISICO DEL CELERIMETRO

 Ma come funziona? 

Il celerimetro sta alla base della celerimensura, una tecnica topografica coniata da Porro Ignazio. Vi offro un aiuto e vi rimando alla spiegazione di questa scienza : https://sc258751.blogspot.com/2020/10/step-04-abbiniamo-una-scienza.html !
Nella celerimensura si fa una sola lettura nella posizione del cerchio di sinistra, cioè nella posizione dove il cerchio zenitale si trova alla sinistra del cannocchiale. 

Oggi ormai vengono usati strumenti elettronici in topografia, che hanno maggiore precisione di un tacheometro o di un teodolite (suo simile). 
Ma scopriamo comunque come venivano sfruttati:

Per la misura indiretta di distanze, veniva presa una barra di altezza variabile ( 2, 3 o 4 m), graduata, la stadia, e un cannocchiale (a lunghezza variabile o costante) o un teodolite. 
La formula principale per misurare la distanza con un cannocchiale a lunghezza costante era:                        

  • K: è la costante distanziometrica, di solito è 100, del cannocchiale;
  • S: è l'intervallo di stadia, (M1 M2);
  • l'angolo, è l'angolo zenitale.
Dopo aver trovato questa distanza, facilmente si potrà passare alle coordinate piane con semplici calcoli matematici.
                                         




step #02 : UNO SGUARDO DA VICINO

Al primo sguardo! Questo modello di celerimetro è possibile trovarlo al  Sulphur Museo Storico Minerario  che si trova nel Comune di Novafel...

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