Ma come funziona?
Il celerimetro sta alla base della celerimensura, una tecnica topografica coniata da Porro Ignazio. Vi offro un aiuto e vi rimando alla spiegazione di questa scienza : https://sc258751.blogspot.com/2020/10/step-04-abbiniamo-una-scienza.html !
Nella celerimensura si fa una sola lettura nella posizione del cerchio di sinistra, cioè nella posizione dove il cerchio zenitale si trova alla sinistra del cannocchiale.
Oggi ormai vengono usati strumenti elettronici in topografia, che hanno maggiore precisione di un tacheometro o di un teodolite (suo simile).
Ma scopriamo comunque come venivano sfruttati:
Per la misura indiretta di distanze, veniva presa una barra di altezza variabile ( 2, 3 o 4 m), graduata, la stadia, e un cannocchiale (a lunghezza variabile o costante) o un teodolite.
La formula principale per misurare la distanza con un cannocchiale a lunghezza costante era:
- K: è la costante distanziometrica, di solito è 100, del cannocchiale;
- S: è l'intervallo di stadia, (M1 M2);
- l'angolo, è l'angolo zenitale.
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